La Best Practice della Medicina odierna si basa su due fondamentali pilastri: prevenzione e multidisciplinarietà. L’età evolutiva ed in particolare i primi anni di vita rappresentano una finestra temporale caratterizzata da preziose opportunità ed indubbie vulnerabilità; lo sviluppo somatico, neuro-sensoriale e psico-motorio dell’individuo non è determinato solo dal suo DNA, ma anche da una complessa interazione del patrimonio genetico con l’ambiente.
In questo complesso processo di crescita, gli occhi rappresentano le finestre sul mondo.
Una alterata funzione visiva interferisce sulla vita di relazione, ipotecando negativamente lo sviluppo cognitivo e comportamentale. Durante le prime epoche di vita, difatti, corretti stimoli sensoriali ottimizzano i processi di sinaptogenesi cerebrali, consolidando il network neuronale.
Le esperienze post-natali rafforzano i collegamenti esistenti e ne creano altri del tutto nuovi.
Le potenzialità di apprendimento delle prime epoche di vita non si ripresenteranno più con la stessa entità e quanto appreso avrà condizionamenti duraturi.
Molti Paesi europei (Francia, Norvegia, Finlandia) ed extraeuropei (Canada, Giappone) attuano già da alcuni decenni lo screening oculistico nella prima infanzia, adottando i criteri stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal UK National Screening Committee.
Entro i primi tre anni di vita tutti i bambini dovrebbero essere sottoposti ad una visita oculistica completa da medici oftalmologi pediatri, in grado di individuare precocemente eventuali patologie.
Rispetto a insostituibili figure professionali (Oculista e Ortottista), la minor ‘specificità’ del Pediatra, viene compensata da inconfutabili prerogative quali possibilità di intercettare precocemente disturbi refrattivi o patologie a carico di cornea, cristallino e retina spesso reversibili se trattate tempestivamente, approccio e conoscenza del piccolo, capacità di modulare la compliance genitoriale.
A tal proposito appare decisamente meritoria la finalità del Manuale AIERV (Association Internazionale pour l'Enfance et la Rehabilitation Visuelle) che, per rigore scientifico e fluidità espositiva, rappresenta un prezioso strumento di crescita professionale e facile consultazione in dotazione al Pediatra.
“La salute è quel qualcosa di intangibile per la quale la gente spende con riluttanza il minimo indispensabile per mantenerla,
ma per la quale spenderebbe sino all’ultimo centesimo
per riconquistarla, una volta persa”.
(Daniel Frake)
Vito Leonardo Miniello